TARIFFE MINIME DI VENDEMMIA E RACCOLTA MELE

Stanno entrando nel vivo in Provincia, le operazioni di vendemmia e raccolta della frutta.

La Fai Cisl del Trentino ricorda che nel Contratto Collettivo Provinciale di Lavoro per gli operai agricoli si è concordato da qualche tempo, di calcolare in modo automatico le tariffe minime di vendemmia e raccolta delle mele, prendendo a base di calcolo la retribuzione oraria dell’operaio comune a tempo determinato, per il 70% della stessa.

La trattativa per il rinnovo del Contratto Provinciale quest’anno non si è ancora conclusa quindi il valore orario minimo da riconoscere ai lavoratori occupati in Trentino nelle grandi campagne di raccolta, ammonta per il 2016 ad € 7,649 lo stesso dell’anno precedente.

Il valore dell’ora straordinaria ( le ore eccedenti le 8 ore giornaliere o le 39 settimanali ) è stabilito invece in € 9,024 , mentre le ore lavorate la domenica o in coincidenza con altre festività, dovranno essere retribuite con € 9,849 all’ora.

Leggermente superiore la retribuzione riconosciuta ai lavoratori stagionali adibiti alla raccolta e coltivazione dei piccoli frutti.

Il valore dell’ora ordinaria ammonta infatti ad € 7,771 per gli addetti alla sola raccolta mentre ad € 8,442 per chi si occupa anche della predisposizione degli impianti.

Al personale, cui verrà fornito vitto e alloggio sarà possibile effettuare, salvo diverso accordo, la trattenuta giornaliera di € 2,32 per pernottamento e prima colazione € 2,58 per il pranzo e € 2.58 per la cena.

La C.I.M.L.Ag. (Cassa Integrazione Malattia Lavoratori Agricoli costituita dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori e da quelle dei datori di lavoro agricoli), riconosce anche ai lavoratori stagionali e ai raccoglitori, purché regolarmente assunti, le prestazioni integrative previste per la generalità dei lavoratori agricoli dipendenti. Tali prestazioni integrative spettano ai lavoratori assunti in caso di:

  • Malattia (dopo il 3° giorno)
  • Infortunio (dopo il 2° giorno)

La nostra Federazione, da sempre contraria all’uso dei buoni di lavoro, rammenta che nel settore il lavoro accessorio ( sistema dei voucher ) è limitato e non riguarda tutte le categorie di prestatori.

Le possibilità sono comunque numerose e certamente non è ne tollerabile ne giustificabile il ricorso al lavoro nero, o più frequentemente del cosiddetto lavoro grigio ( ore di lavoro maggiori rispetto a quelle effettivamente retribuite e dichiarate ai fini contributivi) fenomeni fortunatamente sempre meno presenti nelle campagne trentine, ma che a causa della parcellizzazione delle proprietà agricole resistono in alcune sacche.

La Fai Cisl del Trentino in particolare sta monitorando alcune recenti segnalazioni che stanno giungendo soprattutto dall’ambiente della raccolta dei piccoli frutti, che vede i lavoratori ( soprattutto stranieri ) impiegati per più mesi all’anno, dove la tentazione di eludere le regole è più forte e si potrebbe insinuare anche qualche forma “evoluta” di caporalato con possibile reclutamento attraverso i social network.

Ecco perché, anche la Fai Cisl del Trentino auspica una rapidissima approvazione della legge di contrasto attualmente in discussione al Parlamento, che, unitamente ad aumentati controlli e attraverso un vero inasprimento delle pene, contribuisca a debellare definitivamente e in tutta Italia questa odiosa pratica.

Ricordiamo che la FAI CISL del Trentino è a disposizione dei lavoratori per raccogliere le eventuali segnalazioni di proposte di lavoro non regolare, per la quantificazione delle ore effettivamente lavorate, per il controllo puntuale delle retribuzioni e per l’assistenza nella compilazione delle domande relative alle prestazioni a sostegno del reddito tipiche del settore agricolo, presso i nostri presidi fissi di Cles, Mezzolombardo e Trento e su appuntamento in tutte le sedi Cisl della Provincia.

Il Segretario Generale Fai Cisl del Trentino

Fulvio Bastiani

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