GESTIONE TRENTINA DEL PARCO DELLO STELVIO INCONTRO CON ASSESSORE GILMOZZI

Il Disegno di Legge arriverà in aula nel mese di aprile del prossimo anno. Nel corso dell’incontro sindacale con la FAI CISL del TRENTINO l’Assessore Gilmozzi ha illustrato sommariamente le linee guida del progetto.

Sarà prevista una “governance” che dovrà essere capace di coinvolgere il più possibile tutti gli attori del territorio, a partire dai Comuni, ma passando necessariamente anche per gli altri soggetti interessati che stanno chiedendo rappresentanza per definire collegialmente le strategie, gli obiettivi, i finanziamenti e le linee guida, all’insegna di una grande partecipazione, perseguendo però, al tempo stesso, l’obiettivo di snellire le attuali procedure definite “elefantiache”.

Per le questioni più strettamente legate agli aspetti occupazionali ( in particolare per la nostra Federazione l’attenzione era concentrata sugli “storici” lavoratori forestali con previdenza agricola ) l’Assessore ha confermato che i livelli organizzativi e gestionali saranno comunque in capo alla Provincia

Si sta pensando ad un nuovo modello organizzativo: la gestione del Parco dello Stelvio si avvicinerà a quella già in essere per le aree protette, cercando di creare delle sinergie utili per creare gli indirizzi e tenere insieme l’intera organizzazione.

La Provincia si prenderà in carico tutti i lavoratori fissi e stagionali addetti alla manutenzione del territorio inquadrati con previdenza agricola che erano alle dirette dipendenze del Parco Nazionale dello Stelvio: la previsione contenuta nella collegata prevede infatti che nel momento in cui entrerà in vigore la norma di attuazione, la Provincia ha già deciso che subentrerà nell’organizzazione del lavoro attraverso il Servizio Parchi e Aree protette ( che verrà anche potenziato ).

Il 2016 quindi sarà l’ultimo anno in cui il secondo contingente di lavoratori ( una quindicina ) che opera sul territorio del Parco dello Stelvio resterà alle dipendenze del Servizio Occupazione e Valorizzazione Ambientale: i due gruppi di lavoratori ( tra stagionali e fissi circa 30 persone complessivamente ) una volta definita la struttura, diventeranno un’entità unica.

Rassicurazioni ai Rappresentanti Sindacali presenti, sono giunte anche sul versante dei finanziamenti destinati alla gestione dei due Parchi interamente trentini: il Parco Adamello Brenta e l’Ente Parco Paneveggio.

In particolare sono confermate, anche grazie alle previsioni contenute nel Piano di Sviluppo Rurale, le risorse che verranno destinate alla manutenzione del territorio garantendo così la stessa forza lavoro degli anni precedenti.

L’Assessore Gilmozzi in questo caso è stato netto : ha promesso infatti che tra quanto stanziato nell’ultima legge finanziaria e quanto sicuramente verrà previsto in sede di assestamento di bilancio nel corso del prossimo anno, si riuscirà a conservare la piena operatività delle squadre addette alla manutenzione dei territori ricompresi nei due parchi.

Per quanto riguarda il Piano di riordino dei Servizi Provinciali che si occupano di cura e manutenzione del territorio, il Dottor Masè presente all’incontro, ha dichiarato che partendo dal lavoro svolto dal Dott. Zanin sul Servizio Foreste ( per forza di cose parziale ), sta effettuando più in generale un’analisi di sistema che ricomprende anche il Servizio Parchi e Aree Protette, il Servizio Bacini Montani, l’Agenzia Foreste Demaniali : tutti servizi che fanno lavori in amministrazione diretta. Un ragionamento di sistema quindi a 360 gradi. Nel corso del prossimo anno verrà sottoposta una proposta o per meglio dire una serie di opzioni alla Giunta Provinciale che dovrà decidere in merito: Masè ha affermato che entro marzo questo lavoro sarà concluso e che il 2016, ribadito che le attività proseguiranno nel frattempo come in passato, sarà l’anno delle decisioni politiche con l’attuazione degli indirizzi che verranno adottati.

La Fai Cisl auspica che i progetti a più riprese annunciati, trovino effettivo compimento nel corso del nuovo anno ormai alle porte.

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