NO ALL’ICEF PER SELEZIONARE I LAVORATORI NELL’INTERVENTO 19 : UN SUCCESSO PER LA FAI CISL DEL TRENTINO!

La decisione assunta recentemente dalla Provincia di eliminare il criterio dell’ICEF per la scelta da parte degli enti promotori dei lavoratori appartenenti alla categoria dei disoccupati, rappresenta un successo per la Fai Cisl del Trentino.

La nostra Federazione infatti, fin dal primo documento elaborato nel novembre del 2014 ha sempre manifestato pubblicamente la propria contrarietà all’introduzione di questa modalità di selezione condividendo le forti perplessità espresse dalle Cooperative impegnate nel settore.

La ferma presa di posizione ha scongiurato infatti il tentativo portato avanti da più parti, di considerare  l’ Intervento 19  esclusivamente come uno strumento sociale anziché un vero e proprio sostegno alle politiche del lavoro.

L’introduzione dell’ICEF come principale criterio per la selezione dei lavoratori appartenenti alla tipologia dei disoccupati ( escluse quindi le categorie “protette”) avrebbe significato, specialmente per i lavoratori più avanti con l’età, una pressoché sicura esclusione dalle liste degli aventi diritto, creando di fatto una nuova categoria di lavoratori “incollocabili”, da noi già definiti come i nuovi esodati in salsa trentina.

Inoltre, particolare non di poco conto, tale scelta avrebbe certamente finito per penalizzare tutti i lavoratori trentini che notoriamente risultano svantaggiati nei confronti degli stranieri quando la selezione avviene con il puro metodo dell’indice economico-patrimoniale.

Ecco perché siamo anche molto soddisfatti della delibera adottata in data 11 febbraio 2016 dalla Commissione Provinciale per l’Impiego che stabilisce il rinvio dell’adozione del criterio di selezione tramite Icef anche per i lavoratori stagionali dell’ “Ex Progettone”, in attesa di adottare un metodo di selezione basato su di un ventaglio di parametri condivisi.

La Fai Cisl si batterà sempre affinché questi interventi continuino ad essere considerati, anche negli anni a venire, esclusivamente degli strumenti di politica del lavoro ( pur rivolti a soggetti deboli ) ricordando che sono nati originariamente per dare risposte occupazionali ai lavoratori in difficoltà residenti nelle nostre vallate: ogni altra scelta avrebbe generato, in un contesto di crisi economica come quello che stiamo ancora vivendo, un clima di contrapposizione sociale difficilmente gestibile.

In questa occasione la nostra Federazione si é ritrovata in netta contrapposizione con la Flai Cgil che non ha mai nascosto invece la sua posizione favorevole all’introduzione dell’ICEF.

La Fai Cisl del Trentino quindi estremamente soddisfatta del risultato acquisito, ritiene che l’unità sindacale tanto auspicata in più di un intervento pubblico dal Segretario Generale Cgil Ianeselli, sia veramente di difficile attuazione fino a quando le visioni delle Organizzazioni sindacali su temi tanto importanti, saranno così profondamente diverse.

A meno che non si pensi ad un’unità basata solo sull’egemonia di un pensiero rispetto ad un altro.

 

Il Segretario Generale della Fai Cisl del Trentino

Fulvio Bastiani

Scarica il comunicato

Comments are closed