PROGETTONE : FATTI, NON CHIACCHIERE!

Dopo mesi di inesattezze, bugie, persino pesanti insulti che abbiamo dovuto ascoltare e sopportare, finalmente possiamo dimostrare nero su bianco che la revisione contrattuale, ( finalizzata unicamente ad ampliare la platea dei beneficiari dello strumento Progettone) non ha affatto comportato uno stravolgimento negli stipendi degli attuali occupati.

Infatti, alla luce della concreta applicazione delle modifiche finora apportate allimpianto contrattuale, il confronto tra la busta paga riferita alla mensilità di luglio 2015 ( ante riforma ) e quella relativa alla mensilità di luglio 2016 ( prima paga predisposta con le novità introdotte dagli accordi sottoscritti ), evidenzia uno stipendio netto garantito praticamente identico ( tra l’altro senza la detassazione del rateo di premio che entrerà a regime più avanti )

Come Fai Cisl del Trentino, forti del rapporto di fiducia costruito in quasi 30 anni di assemblee territoriali di settore, abbiamo sostenuto con forza che quanto concordato il 18 maggio 2016, non avrebbe certamente causato quelle penalizzazioni che i detrattori serialihanno ingigantito ad arte per creare apprensione tra i lavoratori.

Lavoratori assolutamente in buona fede ( loro si ) caduti nel tranello della demagogia e del populismo beceramente alimentato da rappresentanti che hanno impedito a diverse persone di ascoltare le nostre spiegazioni.

Ora “carta canta” anche se sappiamo che qualcuno, smentito clamorosamente da queste cifre, continuerà imperterrito ad arrampicarsi sugli specchi: troppe le menzogne raccontate !

Nel corso delle 11 assemblee territoriali abbiamo sempre affermato in modo chiaro ed inequivocabile che le modifiche introdotte sarebbero comunque state sottoposte a verifica: per fare un esempio, non appena ci siamo resi conto che, nonostante le rassicurazioni iniziali, oggettive difficoltà impedivano a un gran numero di lavoratori lutilizzo del badge elettronico per i buoni pasto, abbiamo preteso ed ottenuto, nellambito del Comitato Tecnico di Confronto istituito proprio con il rinnovo contrattuale, la reintroduzione immediata di unindennità compensativa di 7,28 giornaliere ( lo stesso importo derivante dalla vecchia indennità di presenza ).

Piano piano tutte le strumentalizzazioni e le bugie verranno a galla, comprese quelle riguardanti Sanifonds che, al contrario, vista l’età media avanzata dei lavoratori coinvolti, potrà dare delle risposte importanti e rimborsi consistenti.

Lo stesso Comitato Tecnico di Confronto, strumento dinamico ed innovativo monitorerà la situazione del comparto e saprà certamente trovare quelle soluzioni utili a coniugare da un lato la salvaguardia di un salario dignitosoe di conseguenza di un trattamento pensionistico senza tagli draconiani( strumentalmente paventati da altri ) e dallaltra la necessità di garantire la sostenibilità, anche in futuro, di un sistema unico in Italia, fortemente voluto dal Sindacato Confederale, che ha accompagnato alla pensione migliaia di lavoratori residenti in Trentino.

Grazie a questa revisione contrattuale, concepita secondo logiche assimilabili ai contratti di solidarietà espansiva, potranno continuare ad accedere a questo strumento gli attuali esclusi e in un prossimo futuro i tanti lavoratori incollocabiliinteressati da crisi aziendali: le cronache di queste settimane evidenziano chiaramente che la congiuntura sfavorevole, seppur a macchia di leopardo, persiste.

Questa è una risposta concreta, tutto il resto sono chiacchiere !

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